Sinossi
Il piccolo contadino Giovanni Bosco (Flavio Insinna) mostra un’intelligenza spiccata e il desiderio di studiare: sull’esempio del suo mentore, un anziano curato, si farà prete.
A Torino, ormai adulto, Don Bosco entra in contatto con la gioventù disperata della grande città: bambini e adolescenti costretti a mendicare e rubare, sfruttati per lavori pesanti e sottopagati.
L’uomo mette in pratica un’idea rivoluzionaria: un oratorio settimanale dove i ragazzi potranno giocare, imparare e, soprattutto, sentirsi ancora persone degne d’amore.
In un secolo travagliato da lotte politiche, tensioni religiose, progresso tecnologico e rivoluzioni culturali, Don Bosco, un uomo che con la fede e con la sua attività instancabile ed illuminata è riuscito a trasmettere un messaggio di «ragione, religione, amorevolezza» a centinaia di ragazzi che attratti dalla sua familiarità con Dio e dalla sua affabilità verso il prossimo hanno avuto la possibilità di superare la loro condizione di disagio economico e sociale e di provare l’emozione di sentirsi amati.