Sinossi
“Don Matteo” è più di una serie, è una grande famiglia conosciuta e amata dalle famiglie italiane.
Perché non smette di incantare il pubblico con il suo mix unico di giallo e commedia, di leggerezza e drammaticità. Perché c’è bisogno di uno sguardo positivo sul mondo e sulle sue contraddizioni come quello che i nostri personaggi sanno portare.
Ma soprattutto perché può essere una nuova occasione.
Un’occasione per andare oltre, esplorando temi inediti e trasversali a tutte le generazioni.
Senza tradire il suo pubblico e la sua anima, Don Matteo 13 continuare a volgere lo sguardo su tematiche di attualità che interessano la società e il nostro modo di vivere, mettendone in luce problematiche morali e contraddizioni, senza mai perdere la speranza e la serenità caratteristiche della serie.
Come ormai quasi ‘da format’, spesso questi temi riguardano da vicino i giovani: don Matteo può continuare a darci una chiave per raccontare in maniera forte, ma al tempo stesso positiva ed equilibrata, i problemi che riguardano gli adolescenti e il loro rapporto con i genitori e il mondo degli adulti in generale.
In questa nuova serie, infatti, don Matteo accoglie in canonica Federico, un diciassettenne con un difficile passato alle spalle: abbandonato da sua madre, tutto quello che vuole è prendersi cura di suo fratello Clementino, un neonato di pochi mesi. Grazie all’incontro con Don Matteo, ma anche a Greta, una sua compagna di classe che ha alle spalle un’infanzia complicata, questo ragazzone burbero e irascibile imparerà a gestire le sue emozioni e a sperare nei miracoli.
Ma questa tredicesima stagione è anche un’occasione di introdurre nuovi personaggi e al tempo stesso raccontare qualcosa in più sui nostri beniamini.
A partire da don Matteo, naturalmente. In questa nuova serie lo vedremo in difficoltà, alle prese con una ferita che lo costringe a riflettere sul suo essere padre spirituale di tutti e a fare i conti con quelle emozioni che aveva sempre domato: il dolore, la rabbia, il senso di impotenza. Ma è proprio nei momenti difficili che emergono nuovi aspetti del carattere: la fallibilità, il senso paterno, ma anche l’incrollabile speranza nel futuro.
E tra i nuovi personaggi farà il suo ingresso anche Don Massimo, un sacerdote al suo primo incarico in una parrocchia. È un prete più propenso a riflettere in solitudine che a stare dentro le quattro mura della canonica, che porta con sé un passato misterioso. Un prete moderno, che dovrà fare i conti non solo con le difficoltà degli altri, ma soprattutto con le sue.
Ma don Matteo non sarebbe don Matteo senza i suoi alleati/antagonisti di sempre: i carabinieri.
La caserma di Spoleto, tra un’indagine e l’altra, è ormai la seconda casa del maresciallo Cecchini, così come di Anna e Marco. Li avevamo lasciati così: Marco aveva finalmente ricevuto il perdono di Anna, ma non il suo amore. E lei aveva deciso di mettersi in gioco con Sergio, perdonando i suoi errori e aspettando che scontasse la sua pena. E adesso?
Adesso Anna e Marco sono amici. Anna ha preparato tutto per l’arrivo di Sergio, pronta a iniziare una nuova vita con lui e Ines, che in questi mesi è rimasta a vivere con Don Matteo in canonica. Nardi, pur di tenere Anna nella sua vita, si è ‘accontentato’ di essere il suo migliore amico. Ma le cose non sono mai così semplici e mille complicazioni aspettano i due.
E una ha un nome ben preciso: Valentina, figlia del colonnello Anceschi, figlioccia di Cecchini, che si trasferisce a Spoleto per cercare di rimettere in piedi la sua vita. Valentina nasconde una ferita, un segreto che la logora, ma Cecchini la aiuterà ad andare avanti e scoprire chi è veramente. E anche Nardi si avvicinerà a lei, riscoprendo dei lati di sé che non ricordava di avere e che forse sono proprio quelli che hanno fatto innamorare Anna.
Don Matteo 13 rimane fedele a se stesso, continuando il viaggio nella vita e nella società di oggi, ma si rinnova, dimostrando di stare al passo con i tempi, mantenendo sempre lo sguardo positivo e la convinzione che sia sempre possibile cambiare e avere una seconda possibilità.