Sinossi
Firenze, 1429.
Giovanni de’ Medici, grazie all’accordo stipulato con il Papato vent’anni prima, ha trasformato la sua banca di famiglia in una potenza economica senza eguali. Quando Giovanni viene misteriosamente assassinato, i suoi figli, Cosimo e Lorenzo, sono costretti ad affrontare numerosi nemici che complottano contro il potere dei Medici.
Primo fra tutti c’è Rinaldo Albizzi, capo di una fazione di nobili, che si oppone non solo all’ascesa della classe media, favorita dai Medici, ma anche alla visione che Cosimo ha della città, dal punto di vista artistico e architetturale, in quanto Cosimo in quel periodo era mecenate di grandi artisti come Donatello e Brunelleschi.
Anche all’interno della stessa famiglia Medici mantenere la pace non era cosa facile. Lorenzo e Cosimo hanno un temperamento opposto, e il matrimonio di Cosimo con Contessina De Bardi – nato come un’alleanza politica ma poi maturato in un formidabile legame – viene messo a dura prova durante l’esilio di Cosimo a Venezia.
È a Venezia infatti che Cosimo conosce Maddalena, una bellissima schiava che diviene sua amante e madre di un suo figlio illegittimo.
Nel frattempo, si sviluppa il mistero sulla morte di Giovanni e sul suo assassino, e un nuovo nemico appare all’orizzonte: il banchiere rivale Pazzi.
Intano, il peso dei compromessi fatti e il male fatto per il bene della sua famiglia gravano sull’anima di Cosimo. Deve decidere quanto è disposto a fare per difendere la sua visione di Firenze – una visione che tutti conosciamo come Rinascimento.